#come si diventa youtuber
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massimopellegrino · 2 years ago
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Come avviare un canale YouTube di successo, segui questo vademecum per riuscire ad avere un Canale YouTube di Successo nel 2023!
Introduzione – Come avviare un canale YouTube di successo YouTube è una piattaforma in continua crescita e offre ai creatori di contenuti la possibilità di raggiungere un pubblico globale e guadagnare denaro attraverso la pubblicità. Tuttavia, con milioni di canali attivi, diventa sempre più difficile emergere tra la folla e attirare abbonati e visualizzazioni. In questo articolo, ti mostreremo…
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sayitaliano · 26 days ago
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Ciao sono nata in Italia ma il mio italiano fa comunque schifo è incomprensibile. Vorrei migliorare il mio lessico la scrittura e quando parlo ho problemi.
Come posso migliorare? Dovrei avere un tutor?
Ciao!
Da quello che hai scritto non mi sembra che tu abbia grossi problemi, anzi. Vivi sempre in Italia, giusto? Lo sai che noi stessi siamo i primi a non parlare correttamente la nostra lingua, a metterci dentro errori e via dicendo...
Quello che posso suggerirti è di provare a lavorare sulla punteggiatura quando scrivi, e anche quando parli: non ti ho ascoltata e non ti conosco, per cui non so se sia questo il problema, ma non preoccuparti se devi prenderti delle pause per pensare prima di esprimerti. Abbiamo preso la brutta abitudine di fare tutto di corsa, sembra che non abbiamo mai tempo per nulla, invece ne siamo pieni e finiamo anche con l'avanzarlo... Quindi davvero, non preoccuparti.
Per migliorare il lessico (ma anche il tuo parlato/scritto) leggi (dai giornali, ai libri, alle riviste, alle poesie... lo so a scuola ce ne fanno leggere molte, ma ce ne sono di più belle: cerca anche quelle straniere tradotte, prova a capirne le sfumature e cerca di capire se tu avresti usato parole differenti); se non ti piace leggere, guarda serie tv o film anche storici, o documentari (non tutti sono noiosi... prova con argomenti che sono di tuo interesse, anche video su youtube vanno bene). Se trovi parole complesse o sconosciute, cercane il significato sul dizionario e usale in un paio di frasi. Studia la grammatica anche se è noiosissima: diventa curiosa sul perché qualcuno abbia usato quelle parole, quella punteggiatura, quel tempo verbale invece che un altro. Trova gli errori dei giornalisti, per esempio: non per qualcosa, ma per ricordarti di ci�� che sai tu. Da quello che ho capito con questo blog, a scuola non ci insegnano molte cose in maniera diretta, ma solo in maniera indiretta: le apprendiamo con la pratica, vivendo, interagendo con gli altri e aprendoci ai nostri errori, che, come detto, ci stanno. Italians are imperfect beings! :P. Ah, vale anche aprire il dizionario a caso e leggere le definizioni di un paio di parole ogni tanto, e provare ad usarle sia in alcune frasi di prova che mentre parli. La decisione finale è la tua, ma non credo che tu abbia bisogno di un tutor: credo che tu possa ancora concederti del tempo, no? Prova a scrivere un diario giornaliero, anche poche parole su quello che hai fatto o inventando storie di poche righe, magari appunto usando parole nuove. Tra un mese dimmi come va, se è cambiato qualcosa oppure no. E poi decidi. :)
Continua a provare ad esprimerti, non chiuderti. Non convincerti di non essere capace di fare qualcosa: questo è il blocco più grande che ci possa essere. Sei tu che ti controlli, e se ti convinci di qualcosa, sarà difficile non seguire quella tua convinzione inconsciamente. Le tue paure e insicurezze prenderanno il sopravvento e ti bloccherai, trovando solo conferme sulle tue incapacità. In poche parole, se ti convinci di non essere abbastanza brava a comunicare o di essere incomprensibile (specialmente se per qualsiasi motivo qualcuno te lo ha detto e tu hai iniziato a crederci), finirai davvero per esserlo perché l'ansia di voler comunicare al meglio ma non sapere come farlo (in realtà lo sai, ma magari hai smesso di fidarti di te), ti saboterà fino a farti balbettare o avere dubbi su qualsiasi cosa. Tante volte le persone si chiudono nelle loro paure, e nel chiudersi ci chiudono fuori a nostra volta. Non sempre hanno ragione però. Non aver paura di essere te stessa, di prenderti del tempo, di parlare a modo tuo con le tue sfumature. Chi vuole aspettarti ti aspetta comunque. Gli altri, lasciali andare. E datti tempo anche tu. ...Forse mi sono lasciata prendere dal momento qui, ti chiedo scusa se ho detto qualcosa che non dovevo o che non c'entra con la tua situazione. Ma succede che ciò che non va sul piano emotivo si rifletta sul piano comunicativo. Siamo esseri complessi...
In bocca al lupo!
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k-white · 11 months ago
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Se andiamo di recs io ne ho una non italiana:
The Eclipse serie Thai del 2022 di 12 episodi principali più 2 episodi spin off(Our Skyy2 The Eclipse e sono gli ep 5 e 6)
tutti disponibili su YouTube gratis
trama:
Il liceo maschile Leader del paese, Suppalo, è rigorosamente regolamentata. Si dice che una maledizione punirà gli studenti che infrangono le regole, una maledizione che diventa più forte con l'avvicinarsi dell'eclissi solare. Ma dove ci sono delle regole, ci sarà naturalmente chi vorrà infrangerle. Un gruppo di studenti che si autodefiniscono "Il mondo ricorda" si unisce per sfidare l'autorità della scuola e rivendicare i propri diritti. Il prefetto capo degli studenti Akk e i suoi compagni hanno il compito di dissuadere il gruppo ribelle. Poi arriva Ayan, un misterioso nuovo studente. Akk è sospettoso nei confronti di Ayan, questo ragazzo il cui comportamento è strano e sfida le norme della scuola. Ayan si è iscritto nella speranza di scoprire la verità su un evento che ha coinvolto una persona a lui molto cara. L'unica prova che lo porta alla scuola di Suppalo è in un diario. Il metodo di Ayan per affrontare l'esame accurato di Akk è giocare con lui e per allontanarlo dall'indagine sul motivo per cui Ayan si trovi in quella scuola
Nella serie si affrontano inoltre temi quali: la scoperta della propria sessualità, il coming out, l'omofobia interiorizzata, la scoperta di sé stessi, l'affrontare il lutto e l'importanza dell'amore
E se volete cucciolandia Akk e Ayan sono i più cuccioli che esistano
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Loro sono i miei bambini numero unissimo e secondo me ci sta come serie da vedere dopo un prof, no spoiler su come si sviluppa
Se la volete vedere io la consiglio ti regala molte emozioni e i due attori principali sono molto bravi
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seoul-italybts · 1 year ago
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[✎ TESTO ♫ ITA] JUNGKOOK⠸ ❛ My You ❜⠸ 03.07.23
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[✎ TESTO ♫ ITA] BTS 💜💭 JUNGKOOK
❛ My You ❜ / Il Mio Tu / Voi
__Rilascio originale: 🎵 Soundcloud , 13. 06. 2022
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Scritta da: Jungkook , Hiss noise
Prodotta da: Hiss noise , Jungkook
Messaggio di Jungkook:
Sopraffatto da tutti i sentimenti che provo quando penso a voi, a volte mi chiedo "E se tutto questo svanisse? E se fosse tutto solo un sogno?"
Quindi ho scritto questa canzone basandomi su quelle riflessioni, e ho cercato di scegliere delle belle parole per il testo, così da non renderlo un brano troppo malinconico. Questa canzone è dedicata esclusivamente a voi e spero riuscirà a rendere sia me stesso che ne sono autore, sia voi che l'ascolterete un po' più ottimisti, che ci dia la forza di brillare di luce nostra e di recuperare le energie.
Come sempre, grazie, ARMY, e cerchiamo di crearci ricordi ancor più belli, d'ora in poi!
My ARMY ( Mie/i ARMY) Vi voglio bene.
C'è già sentore d'estate nell'aria
Soffia già la brezza
L'ultimo istante di freddo si sta spegnendo
Le giornate stavano diventando sempre più lunghe
Ma i miei giorni sembravano non finire mai e poi mai
Ho fatto un bagno di sole e ho guardato in alto il cielo notturno
Era una notte piuttosto solitaria
In un batter d'occhio
L'oscurità si è dissolta
E sotto il sole son sbocciati
Questi ricordi miei e vostri
Tutte queste luci si tingono dei vostri colori Tutti questi momenti sono preziosi grazie a voi Quattro stagioni sono trascorse insieme a voi Quattro aromi si son lasciate dietro grazie a voi Se posso ridere di cuore Se canto questa canzone [è perché] Sono grato di potervi stare accanto E cercherò di brillare ancor di più
Preoccupato che tutto questo possa svanire
Spaventato che sia tutto solo un sogno
Mi giro e rigiro
Poi mi riaddormento
Se solo potesse durare per sempre
Col cuore carico d'emozioni, nel profondo
Cerco di rassicurarmi
E nella notte sprofondo, gli occhi chiusi
È una notte piuttosto solitaria
Prima che me ne accorga
Le nubi scure si dissipano
E, impresso sotto i raggi del sole,
Resta il mio ed il vostro calore
Tutte queste luci si tingono dei vostri colori Ogni mio istante diventa perfetto Altre quattro stagioni Ancora una volta, sempre più vivide Se posso sorridere Se canto questa canzone È perché vi sono accanto, e vi sono grato E cercherò di brillare ancor più
In questa notte stellata
Spero le/i mie/i voi facciano sogni d'oro
Risplendendo della loro luce viola
Sono grato di potervi stare accanto
In questa notte stellata
Spero le/i mie/i voi facciano sogni d'oro
Risplendendo della loro luce viola
Sono grato di potervi stare accanto
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: testo originale & © doolsetbangtan⠸
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marikabi · 2 years ago
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Come banane
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Siamo come banane perché siamo etichettati da chi ci conosce (o pensa di conoscerci) e a nostra volta etichettiamo chiunque e qualunque cosa, spesso anche a sproposito. Lo facciamo per comodità, perché la nostra mente ama le categorizzazioni al fine di non perdersi nella complessità e nella stragrandissima varietà che trovansi nell’universo.
Più etichettiamo e infiliamo roba (volti, eventi, situazioni, persone) nei nostri archivi mentali più c’illudiamo di aver chiarito e pulito i nostri pensieri e riordinato le nostre scale di valori, confermandole invece che confutarle con sani e spesso salvifici dubbi.
Le categorie, ovvero anche le tassonomie - elenchi più o meno esaustivi di cose, persone, animali, piante, santi, interessi e nemici di Salvini, marchi sponsorizzati dalla Ferragni, astri, colori Pantone, libri di Andrea Camilleri - hanno nell’antichità rappresentato lo scibile e dalle tassonomie di un tempo derivano anche le prime enciclopedie. Un paio di esempi - estremi - per tutti: Bouvard et Pécuchet (personaggi di un incompiuto romanzo di Flaubert che volevano categorizzare le conoscenze scientifiche e si ritrovarono a catalogare i luoghi comuni) e Linneo (celeberrimo e puntiglioso naturalista svedese).
Se Charles Darwin non avesse avuto la fissa di catalogare piante, insetti, animali, ciottoli, ossa, conchiglie e fiori sin da piccolo, noi non avremmo avuto la più completa e ragionata disamina delle dinamiche evoluzionistiche che hanno rifondato la filogenesi.
Anche le categorie che applichiamo agli umani (belli, brutti, intelligenti, superbi, cafoni, bizzarri e tanto altro) aiutano ad orientarci, quindi. Lo facciamo da sempre, da quando eravamo cavernicoli, onde evitare personaggi poco raccomandabili ed associarci a soggetti che - già allora - rinforzavano la nostra comfort zone e la nostra bolla, nel senso che non rappresenta(va)no minacce per la nostra sopravvivenza, fisica e psichica: gente simile a noi, che la pensava come noi, con gli stessi gusti gastronomici, e così via fino a categorizzarci per religioni, colore della pelle, politica, squadre di calcio, marche di caffè, pandoro o panettone.
Marc’Aurelio cominciò appunto con un piccolo elenco di personaggi da evitare nel suo A sé stesso.
Nulla di nuovo, pertanto, se abbiamo importato le categorie anche sui social, luoghi pieni delle cosiddette bolle, dove elenchi e selezioni di argomenti e persone vengono peraltro favoriti e/o aggravati da perversi algoritmi.
I social - non si sbaglia mai a ricordare che sono mezzi, come il telefono, la radio, YouTube - sono diventati un’estensione di noi stessi. Hanno ampliato la cerchia di conoscenze (l’amicizia è altra ed alta cosa) e le categorizzazioni risultano vieppiù importanti ed utili nel selezionare o farci selezionare le persone da seguire.
Proprio nel 2023 cade il ventennale della creazione di Facemash, il prototipo di Facebook, da parte di Mark Zuckerberg. Dal momento in cui venne messo in rete, questo totem dei social (ancora il più diffuso al mondo) ha creato una rete così vasta da diventare - virtualmente - la terza nazione più popolosa sul pianeta.
Pensate che Facebook - assieme agli altri social - ci abbia fornito amicizie e vero conforto? Ovviamente no. Seppur nati per mettere in contatto gente, i social sono diventati un palcoscenico personale, più che un salotto accogliente per chiacchierare amabilmente. 
Un palcoscenico siffatto divora quotidianamente storie ed emozioni. C’è chi non sta al gioco al massacro delle proprie immagini, dei propri sentimenti (e della propria vita privata) e diminuisce lo sharenting (la condivisione parossistica) magari aspirando al ghosting (scomparire). C’è chi invece cerca spasmodicamente la ribalta: fare l’influencer diventa il sogno di chi un tempo aspirava a diventare facilmente famoso come calciatore (o moglie di)/cantante/attore/modella.
(Va da sé che diventare famosi come Astrosamantha - alias di Samantha Cristoforetti - non è impresa semplice, pertanto non risulta comunemente appetibile e l’astrofisica - la materia di studio, cioè - non riscuote lo stesso gradimento del gossip.)
Adesso si può diventare famosi semplicemente ossessionando la gente con le proprie immagini, con la propria quotidianità (non sempre esaltante e dorata) e - ahimè - anche con le proprie miserie umane.
Nasce mediante tali sistemi il fenomeno Kardashian, prototipo di vita spiata a favor di telecamera: famiglia famosa per la faccia da esibizionisti che hanno saputo mantenere negli anni.
Tuttavia, non tutti sono così abili con immagini e parole. Infatti, non tutti siamo diventati Kardashian o Ferragnez e tanti, pur di farsi notare, esagerano nell’esporsi, esagerano nelle parole e nei toni e nei filtri fotografici, sia sui social pubblici (Twitter, Instagram, TikTok), che sulle chat.
Lunga premessa - anche un po’ storica - per arrivare al tema: comportarsi nelle chat.
Ormai non possiamo più farne a meno: Whatsapp soprattutto, ma anche Telegram ci aiutano perfino al lavoro.
La cosiddetta comunicazione differita, tramite messaggi scritti, vocali e video, è il sistema imperante, avendo scalzato le telefonate. Il differimento ci fa sentire quasi onnipotenti, perché, nel momento in cui registriamo, il destinatario non può ribattere. Magari lo farà appena dopo, ma nel momento siamo noi, le nostre idee e soprattutto le nostre parole ad imporsi, in quanto non siamo costretti ad ascoltare l’interlocutore. Non ci piace ascoltare nessuno, se non noi stessi. (Fateci caso, anche nei talk-show televisivi: ci sono giornalisti che prima di fare una domanda all’ospite fanno comizietti di un quarto d’ora e l’ospite, poi, risponde spesso off topics, interessato solo alle proprie idee comunque sia.)
E poi c’è il filtro, la lontananza, il rapporto diadico tra noi e l’apparecchio, più che tra noi e il destinatario del messaggio. Così, inconsapevolmente aggiungiamo un sentore di arroganza in più a ciò che diciamo.
A dir la verità, molti aggiungono più che un sentore, guastando irreparabilmente la comunicazione, la quale diventa ostile.
E non ce ne accorgiamo mica. Liti, incomprensioni, bannamenti, ingiurie ed improperi sono sempre in agguato, dentro una chat o in un thread di Twitter: l’incomprensione è l’humus sul quale prolifica l’ostilità digitale.
Se si può, la situazione peggiora quando gli agenti (emittenti e destinatari) sono ragazzi, pre-adolescenti o adolescenti. 
La strutturazione adolescenziale del Sé è faccenda complessa e nel Terzo millennio è diventata addirittura tragica. Si legge da più parti della debolezza psichica dei nostri ragazzi e ragazzini che non reggono il peso del giudizio del branco, fosse anche quella dei partecipanti alla chat della scuola/della palestra/dell’oratorio o gli spietati confronti di immagini su Instagram (dopo esserci smostrati a colpi di filtri, tipo Mona Insta in gallery).
Ci vorrebbe una materia di studio ad hoc, ma poiché non siamo in Norvegia (a scuola è previsto un corso educazione alla comunicazione digitale), dobbiamo correre ai ripari in autonomia.
Tuttavia, abbiamo un aiuto nel (densissimo) manuale  scritto da Carlotta Cubeddu e Federico Taddia: Penso, parlo, posto (il castoro ed.), che abbiamo presentato sabato 11 febbraio 2023 nella sala ragazzi della Biblioteca provinciale (a Corso Europa) nell’ambito del Festival della letteratura per ragazzi organizzato dall’associazione Ebbridilibri, capitanata dall’infaticabile Marina Siniscalchi.
Carlotta ha intensamente interagito con il pubblico, ponendo domande insidiose per dimostrarci come la comunicazione digitale può essere pericolosa, ma ci ha anche insegnato a difenderci con le parole non ostili, come pure a non diventare banane.
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micro961 · 2 days ago
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La cantautrice Rora con il nuovo singolo “Gomenasai”
Un percorso di crescita che mescola diverse culture
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La cantautrice Rora pubblica il suo nuovo singolo Gomenasai (Perdonami, in giapponese), disponibile dal 15 novembre 2024 sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Si tratta di un viaggio intimo di crescita personale, tra dubbi, incertezze e la volontà di migliorarsi. I versi alternano lingue e culture, riflettendo la complessità delle emozioni e l’universalità delle esperienze umane. Le parole esprimono la lotta interiore di chi è giovane e consapevole, alla ricerca di un equilibrio tra l’accettazione di sé e l’auto-miglioramento. Il testo, pervaso da una delicata vulnerabilità, riconosce la propria forza, pur con la consapevolezza dei limiti e delle cadute. Il ritornello, con il sincero “Gomenasai por lo que soy” (Scusami per ciò che sono), rivela un dialogo interiore tra colpa e perdono nei confronti di sé stessi, un desiderio di autenticità che sfida la tendenza a nascondersi dietro le apparenze. La frase “I try to be better as I can” è un impegno a migliorarsi, senza mai perdere la propria essenza. L'alternanza tra inglese, spagnolo e giapponese è come un “ponte” che unisce le diverse parti dell’identità dell’artista. Un brano pieno di riflessioni, che racconta la forza di chi cade e trova la via per rialzarsi, mantenendo intatta quella “luce radiante” che emerge anche tra le ombre.
Ascolta il brano
Storia dell’artista
Laura Fatato, in arte Rora, è una cantautrice siciliana della provincia di Messina. Sin da piccola sente l’esigenza di esprimere la propria anima attraverso la musica. Cresciuta circondata da musicisti e assecondata dal padre, polistrumentista, registra di piccole demo di cover e canzoni inedite.  Rora impara a suonare da autodidatta la chitarra che diventa lo strumento con cui si accompagna e compone. Dopo aver terminato il liceo, inizia a cantare in diverse band locali di genere rock e pop. Numerose sono le apparizioni teatrali, dove Laura Fatato ha curato il lato musicale ispirandosi alla musica siciliana e portando alcune sue interpretazioni di Rosa Balistreri (tra queste: “Le Dindon”, “Andreuccio Fiordaliso e altre storie”, “L’eredità”, “Il vitalizio”). Si laurea in Lingue e Letterature straniere e insegna inglese, giapponese e spagnolo. Partecipa nel 2023 alla finale del contest Cantagiro come corista della cover band dei Pink Floyd: Eclipse Floyd Legend. 
Il progetto “Rora” ha inizio durante la pandemia, conta quattro canzoni in inglese dalle nuances dream-pop, country-rock, soul, blues, le cui demo autoprodotte sono state registrate presso lo studio Geko-sound di Messina con arrangiamenti ed esecuzioni a cura di Laura Fatato, Simone Bombaci (batteria), Nello Fatato (basso), Nello Amante (chitarre). RORA collega musica e parole mescolando le lingue che conosce e raccontando, come in un diario, scenari di vita quotidiana che trasforma in immagini e atmosfere, prendendo ispirazione dalla malinconia nostalgica e poetica di Lana del Rey, l’aria country-folk alla Sheryl Crow, il soul-blues di Amy Winehouse, pop-rock alla KT Tunstall e le nuances della musica folk stile The Head and the Heart. Il 12 gennaio 2024 pubblica “Even exist”, un brano folk-pop, in cui risalta una ricerca di leggerezza, di amore, di conforto dai problemi che caratterizzano le nostre giornate e la paura che questi prendano il sopravvento, e si trasformino in buio totale. Il 14 di giugno pubblica il suo secondo singolo “Naked”, un brano dalle influenze R&B e soul-blues in cui la cantautrice si rivolge al suo partner, invitandolo a non spaventarsi delle emozioni intense che lei prova e a non approfittare delle sue fragilità.
Instagram: https://www.instagram.com/rora_fatato/
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCfcrd5XBl1lJ-byngbUr-eA
TikTok: https://www.tiktok.com/@rora0752?_t=8jMDlm90uEC&_r=1
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sounds-right · 28 days ago
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"Danza magica", il nuovo singolo di Androgynus
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Dal 1° novembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "Danza magica", il nuovo singolo di Androgynus per MArte Label che anticipa l'uscita del nuovo LP che è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
"Danza magica" è un brano che sembra esplorare un viaggio interiore attraverso simboli e metafore, trasformando l'esperienza della notte in un momento di rivelazione. 
L'intro con "splendida notte limpidissima" suggerisce una transizione: la notte, tradizionalmente associata a paura e angoscia, diventa invece un simbolo di bellezza e introspezione. Questo cambio di prospettiva riflette l'accettazione della vulnerabilità e l'abbraccio dell'incertezza, portando a una maggiore chiarezza interiore.
Il riff di chitarra ripetitivo e il ritmo ossessivo creano un'atmosfera ipnotica, simile a un rito iniziatico. Qui, il protagonista sembra perdersi in una sorta di trance, per poi risvegliarsi con una nuova consapevolezza. Questo processo di perdita e risveglio suggerisce una trasformazione profonda, in cui la difficoltà iniziale diventa il catalizzatore per una crescita personale.
Spiega l'artista a proposito del nuovo brano: "Con 'Danza magica' voglio sottolineare l'importanza di affrontare le paure per poter scoprire la forza che abbiamo dentro di noi".
Il videoclip di "Danza magica" è una rivisitazione del nastro originale "Omega" di Donald Fox, cortometraggio che tratta simbolicamente il risveglio dell'umanità e il suo ritorno cosciente alla fonte da cui proviene. Il film ha avuto un discreto successo negli Anni 70 ed usa tecniche sperimentali, alternando riprese dello spazio, della natura e di tre ragazzi intenti a meditare con effetti speciali. 
Attraverso l'AI per restaurare la qualità dell'immagine, alcune parti del film sono state rimontate e sovrapposte per mostrare una creatività che non solo celebra il passato, ma lo riadatta per esprimere nuove idee.
Guarda qui il videoclip su YouTube: 
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Biografia
Androgynus, nome d'arte di Gabriele Bernabò, è un artista toscano il cui tentativo è quello di  consacrare suono, immagine e parola alla loro funzione più elevata. Il primo LP di Androgynus è descritto da Repubblica (Firenze) come una sintesi ideale tra Battisti, Battiato, glam rock e psichedelia. Nel 2022, Rockit lo inserisce tra i 50 dischi più belli dell'anno, e un suo singolo entra nella playlist editoriale di Spotify Rock Italia. Alla fine dello stesso anno, Androgynus vince tre premi al Rock Contest. Nel 2023, Gabriele, leader di Androgynus, si esibisce nel tour di Lucio Corsi, calcando palchi prestigiosi come l'Alcatraz di Milano e l'Arena di Verona. Nello stesso anno, consegue la laurea magistrale in violino al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Nel 2024, vince il prestigioso finanziamento "Per chi crea" della SIAE e firma con l'etichetta MArte Label. Attualmente, è impegnato nella registrazione del secondo LP, "L'Eterno è Solo un Attimo", in uscita nel mese di novembre 2024. "Danza magica" (MArte Label) è il nuovo singolo di Androgynus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 1° novembre 2024 che anticipa il nuovo LP realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
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djs-party-edm-italia · 28 days ago
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"Danza magica", il nuovo singolo di Androgynus
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Dal 1° novembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "Danza magica", il nuovo singolo di Androgynus per MArte Label che anticipa l'uscita del nuovo LP che è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
"Danza magica" è un brano che sembra esplorare un viaggio interiore attraverso simboli e metafore, trasformando l'esperienza della notte in un momento di rivelazione. 
L'intro con "splendida notte limpidissima" suggerisce una transizione: la notte, tradizionalmente associata a paura e angoscia, diventa invece un simbolo di bellezza e introspezione. Questo cambio di prospettiva riflette l'accettazione della vulnerabilità e l'abbraccio dell'incertezza, portando a una maggiore chiarezza interiore.
Il riff di chitarra ripetitivo e il ritmo ossessivo creano un'atmosfera ipnotica, simile a un rito iniziatico. Qui, il protagonista sembra perdersi in una sorta di trance, per poi risvegliarsi con una nuova consapevolezza. Questo processo di perdita e risveglio suggerisce una trasformazione profonda, in cui la difficoltà iniziale diventa il catalizzatore per una crescita personale.
Spiega l'artista a proposito del nuovo brano: "Con 'Danza magica' voglio sottolineare l'importanza di affrontare le paure per poter scoprire la forza che abbiamo dentro di noi".
Il videoclip di "Danza magica" è una rivisitazione del nastro originale "Omega" di Donald Fox, cortometraggio che tratta simbolicamente il risveglio dell'umanità e il suo ritorno cosciente alla fonte da cui proviene. Il film ha avuto un discreto successo negli Anni 70 ed usa tecniche sperimentali, alternando riprese dello spazio, della natura e di tre ragazzi intenti a meditare con effetti speciali. 
Attraverso l'AI per restaurare la qualità dell'immagine, alcune parti del film sono state rimontate e sovrapposte per mostrare una creatività che non solo celebra il passato, ma lo riadatta per esprimere nuove idee.
Guarda qui il videoclip su YouTube: 
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Biografia
Androgynus, nome d'arte di Gabriele Bernabò, è un artista toscano il cui tentativo è quello di  consacrare suono, immagine e parola alla loro funzione più elevata. Il primo LP di Androgynus è descritto da Repubblica (Firenze) come una sintesi ideale tra Battisti, Battiato, glam rock e psichedelia. Nel 2022, Rockit lo inserisce tra i 50 dischi più belli dell'anno, e un suo singolo entra nella playlist editoriale di Spotify Rock Italia. Alla fine dello stesso anno, Androgynus vince tre premi al Rock Contest. Nel 2023, Gabriele, leader di Androgynus, si esibisce nel tour di Lucio Corsi, calcando palchi prestigiosi come l'Alcatraz di Milano e l'Arena di Verona. Nello stesso anno, consegue la laurea magistrale in violino al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Nel 2024, vince il prestigioso finanziamento "Per chi crea" della SIAE e firma con l'etichetta MArte Label. Attualmente, è impegnato nella registrazione del secondo LP, "L'Eterno è Solo un Attimo", in uscita nel mese di novembre 2024. "Danza magica" (MArte Label) è il nuovo singolo di Androgynus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 1° novembre 2024 che anticipa il nuovo LP realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
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tarditardi · 28 days ago
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"Danza magica" è il nuovo singolo di Androgynus
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Dal 1° novembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "Danza magica", il nuovo singolo di Androgynus per MArte Label che anticipa l'uscita del nuovo LP che è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
"Danza magica" è un brano che sembra esplorare un viaggio interiore attraverso simboli e metafore, trasformando l'esperienza della notte in un momento di rivelazione.  L'intro con "splendida notte limpidissima" suggerisce una transizione: la notte, tradizionalmente associata a paura e angoscia, diventa invece un simbolo di bellezza e introspezione. Questo cambio di prospettiva riflette l'accettazione della vulnerabilità e l'abbraccio dell'incertezza, portando a una maggiore chiarezza interiore. Il riff di chitarra ripetitivo e il ritmo ossessivo creano un'atmosfera ipnotica, simile a un rito iniziatico. Qui, il protagonista sembra perdersi in una sorta di trance, per poi risvegliarsi con una nuova consapevolezza. Questo processo di perdita e risveglio suggerisce una trasformazione profonda, in cui la difficoltà iniziale diventa il catalizzatore per una crescita personale.
Spiega l'artista a proposito del nuovo brano: "Con 'Danza magica' voglio sottolineare l'importanza di affrontare le paure per poter scoprire la forza che abbiamo dentro di noi".
Il videoclip di "Danza magica" è una rivisitazione del nastro originale "Omega" di Donald Fox, cortometraggio che tratta simbolicamente il risveglio dell'umanità e il suo ritorno cosciente alla fonte da cui proviene. Il film ha avuto un discreto successo negli Anni 70 ed usa tecniche sperimentali, alternando riprese dello spazio, della natura e di tre ragazzi intenti a meditare con effetti speciali.  Attraverso l'AI per restaurare la qualità dell'immagine, alcune parti del film sono state rimontate e sovrapposte per mostrare una creatività che non solo celebra il passato, ma lo riadatta per esprimere nuove idee.
Guarda qui il videoclip su YouTube: 
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Biografia
Androgynus, nome d'arte di Gabriele Bernabò, è un artista toscano il cui tentativo è quello di  consacrare suono, immagine e parola alla loro funzione più elevata. Il primo LP di Androgynus è descritto da Repubblica (Firenze) come una sintesi ideale tra Battisti, Battiato, glam rock e psichedelia. Nel 2022, Rockit lo inserisce tra i 50 dischi più belli dell'anno, e un suo singolo entra nella playlist editoriale di Spotify Rock Italia. Alla fine dello stesso anno, Androgynus vince tre premi al Rock Contest. Nel 2023, Gabriele, leader di Androgynus, si esibisce nel tour di Lucio Corsi, calcando palchi prestigiosi come l'Alcatraz di Milano e l'Arena di Verona. Nello stesso anno, consegue la laurea magistrale in violino al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Nel 2024, vince il prestigioso finanziamento "Per chi crea" della SIAE e firma con l'etichetta MArte Label. Attualmente, è impegnato nella registrazione del secondo LP, "L'Eterno è Solo un Attimo", in uscita nel mese di novembre 2024. "Danza magica" (MArte Label) è il nuovo singolo di Androgynus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 1° novembre 2024 che anticipa il nuovo LP realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea". 
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enkeynetwork · 6 months ago
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ilprossimosecolo · 8 months ago
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IL LOGORIO DELLE TRANSAZIONI BANCARIE
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Avete mai avuto modo di riflettere sul percorso di una classica banconota in carta e di quello relativo alla controparte, ovvero il pagamento elettronico bancario, in un lungo periodo di scambio?
Molto probabilmente, molti di voi non si renderanno conto che inflazione a parte, il valore di una banconota, rimane costante nel tempo a differenza di un pagamento elettronico, che tende a sgretolarsi facendo perdere pezzi al reale valore dell’importo dovuto.
Per poter capire meglio il concetto, ed entrare nel dettaglio, raccontiamo la storia di Valerio, personaggio di fantasia, che ritrovandosi in tasca una banconota da 50 € decide di recarsi al ristorante per la cena.
A sua volta il ristoratore utilizzerà questi 50€ guadagnati, per pagare il conto della lavanderia.
Successivamente, sempre con questi 50 euro, il proprietario della lavanderia pagherà il taglio di capelli dal parrucchiere, ed in seguito, questo, utilizzerà i 50€ alla cassa al supermercato per fare la spesa.
Dopo un importo illimitato di pagamenti, il valore della banconota da 50 euro (inflazione a parte) rimarrà lo stesso, ha compiuto lo scopo per tutti coloro che l'hanno utilizzata come mezzo di pagamento.
Ma cosa accadrebbe se Valerio al ristorante pagasse con la carta di credito anziché in contanti?
Il costo del pagamento digitale fatturato al proprietario del ristorante, comprese le spese di transazione, è in media del 2,5%, che poi diventa 1,25€ per ogni altra transazione di pagamento. (Questo significa che ogni prossima transazione di pagamento verrà applicata una tariffa di 1,25€)
A loro volta, gli stessi costi verranno applicati al proprietario del ristorante se anche questi pagherà digitalmente il conto della lavanderia, quindi al proprietario della lavanderia che pagherà digitalmente il parrucchiere, e a questi se pagheranno il conto della spesa al supermercato sempre in formato digitale.
Quindi, dopo le prime 36 transazioni, di questi 50 € resteranno solo 5 €, e i restanti 45 € saranno finiti nelle casse della Banca facendo così sgretolare il reale valore della controparte del contante, il pagamento elettronico digitale, provocando un impoverimento all’economia reale a favore della finanza.
Ogni operazione di pagamento digitale successiva all’altra, provocherà quindi l’inizio di uno sgretolamento del reale valore della moneta, ogni pagamento ricevuto comincerà a perdere pezzi in successione ad altri.
L’inconveniente di agire in negativo sul potere d’acquisto di un intera popolazione, sono quindi il conto da pagare per la comodità dei servizi di pagamento digitale offerti dalle banche.
Secondo una stima fatta da "Il Sole 24 Ore", le commissioni POS, hanno in questo momento un costo medio per l'esercente che può andare dall' 0,7% per le transazioni fatte con circuito Bancomat, all' 1,2% per quelle fatte con carta di credito.
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onlythebestinitaly · 10 months ago
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BOWERS
presentano il nuovo singolo e video di "4 giugno"
che preannuncia l'uscita dell'ep della band
Overdub  Recordings
GUARDA IL VIDEO
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4  GIUGNO
Concept:
Il  brano  "4  giugno"  narra  una  vera  storia  di  violenza,  descrivendo  un  brutale  attacco  e  pestaggio  subito  dal  nostro  chitarrista  dopo  un  concerto  di  un  noto  rapper  italiano,  Piotta.  Questo  episodio,  che lo  ha  lasciato  abbandonato  sul  ciglio  di  una  strada,  diventa  fonte  di  energia  e  rabbia  per  i  The  Bowers,  alimentando  la  continua  evoluzione  del  loro  sound.
Virgolettato:
Una  storia  vera!  parla  di  un'aggressione  in  piena  regola  dopo  un  concerto,  la  violenza  e  la  tirannia  di una  società  malata  e  annoiata  che  spinge  verso  un  vortice  di  accidia  ed  inutili  gesti  criminali. Il  riff  di  chitarra,  che  simula  i  colpi  durante  la  strofa,  cattura  l'aggressività  della  situazione,  mentre  nel  ritornello  esplode  in  una  distorsione  punk.  Lo  “special”  con  l’assolo  ritorna  al  suono  acido  e  graffiante,  richiamando  le  percosse  subite.
Canale  youtube  The  Bowers:
Link  video  youtube  (non  in  elenco):
youtube
Descrizione  video:
Il  video  assume  un  tono  ironico  per  interpretare  in  modo  provocatorio  il  testo  che  narra  di  un  episodio  di  aggressione.  Utilizzando  personaggi  iconici  della  nostra  adolescenza,  come  Hulk  Hogan  e  Skeletor,  simboli  della  lotta,  intendiamo  evocare  lo  stato  mentale  caotico  di  un  pestaggio.  Dal  punto  di  vista  stilistico,  il  video  si  ispira  alla  matrice  tipica  del  genere  punk,  riflesso  anche  nel  sound,  pur  essendo  contaminato  da  diverse  sonorità. Il  contrasto  voluto  tra  le  parole  pungenti  del  testo  e  il  tono  sarcastico  del  video  cerca  quasi  di  sdrammatizzare  l'episodio  e  di  ridicolizzare  la  violenza.
Credits:
Produced  by  The  Bowers
Engineered,  recorded  and  mixed  by  Giorgio  Andreoli  (Busto  Arsizio  -  ITALY)
Mastered  by  Giorgio  Andreoli
Song/Lyrics  by:  Matteo  Campana,  Valentino  Marchegiani
Videoclip  by:  Valentino  Marchegiani  Decline  Videos
A&R:  Marcello  Venditti
Artwork  and  Layout  by  The  Bowers
(P)  Overdub  Recordings
(C)  The  Bowers
Label  &  Management:  www.overdubrec.it  -  [email protected]
Press  Office:  Maria  Varricchio  -  [email protected]
All  Rights  reserved
Unauthorized  Copying,  ripping,  hiring  or  rental  of  this  cd  strictly  prohibited.
Lista  autori  e  compositori:
Matteo  Campana
Valentino  Marchegiani
The  Bowers  -  Bio
Il  progetto  The  Bowers  prende  vita  nel  2016.  La  band  fa  del  melting  pot  sonoro  e  della  contaminazione  tra  diversi  stili  musicali  la  propria  cifra  stilistica  e  attitudinale.  La  matrice  punk  hc  di  partenza  si  contamina  con  la  fruibilità  del  pop  che  viene  irrobustita  da  sonorità  graffianti  che  ammiccano  al  crossover/nu  metal.  Le  liriche  in  italiano,  a  metà  strada  tra  la realtà  e  l'immaginazione,  si  sposano  e  si  amalgamano  con  il  sound  spigoloso  della  band, tracciando  traiettorie  imprevedibili  che  disegnano  un  percorso  immaginifico,  dove  la contrapposizione  ed  il  paradosso  duale  la  fanno  da  padrone.  Inseguendo  una  ricerca introspettiva  che  non  si  conclude,  né  si  arresta,  come  infinite  e  vaste  sono  le  possibilità  che  l’arte  può  esprimere.
LINE-UP
Charitha  Kamburugamuwa  -  Voce
Matteo  Campana  -  Chitarra
Alessandra  Biundo  -  Basso
Valentino  Marchegiani  -  Batteria
LINKS
Facebook:  https://www.facebook.com/thebowersita
Instagram:  https://www.instagram.com/thebowers_ita_official/
Canale  Youtube:  https://www.youtube.com/@thebowers_ita
Spotify:
Apple  Music:  https://music.apple.com/us/artist/the-bowers/1628427072
Link  altre  piattaforme  digitali:  https://linktr.ee/thebowers 
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guida-ai · 10 months ago
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Ai Video Maker su App Store
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Zoomerang è un'app per la creazione e l'editor di video basata su modelli potente ma facile da usare. Con questo studio di creazione video all-in-one, puoi creare e condividere video originali e di tendenza su tutte le piattaforme video in formato breve rendendolo semplice con pochi tocchi. Unisciti alla community Zoomerang di oltre 35 milioni di utenti in tutto il mondo e resta sintonizzato sulle tendenze dei social media grazie ai contenuti unici e creativi della piattaforma.Caratteristiche:MODELLI- Gira video trendy e di breve durata rilevanti per la piattaforma con tutorial passo-passo - Segui gli hashtag per trovare facilmente modelli video in stile virale con brani famosi per qualsiasi categoria - Unisciti alla nostra community di 200.000 creatori di modelli e partecipa a sfide straordinarie - Inviaci la tua sfida preferita da TikTok e noi creeremo il suo modello per semplificare le riprese - Rimani sintonizzato sulle tendenze emergenti dei social media seguendo i modelli in evidenzaSTUDIO GENAI- Deforma: dai vita ai video. - Restyle: rinnova l'estetica del video. - Look AI: crea ritratti raffinati perfetti per i social media. - AI da testo a immagine: trasforma le istruzioni testuali in immagini straordinarie. - Riempimento generativo: modifica le foto senza problemi con le istruzioni. - Espandi l'intelligenza artificiale: amplia gli orizzonti delle tue foto e dei tuoi video.REDATTORE VIDEO- Crea e modifica video come un professionista con lo strumento di editor video facile da usare ma potente - Aggiungi testo ai video con oltre 30 caratteri personalizzati - Modifica il tuo testo con funzionalità esclusive: animazioni, ombre colorate, bordi e altro ancora! - Dividi, inverti e trasforma il tuo video per goderti l'arte della composizione - Cerca tra milioni di adesivi, gif ed emoji e aggiungili ai tuoi video - Importa musica di sottofondo per i tuoi video dal tuo telefono o dalla vasta libreria di iTunes - Nessuna musica disponibile? Scegli il tipo di musica che desideri (genere, umore, ecc.) e lascia che l'app generi brani per teUTENSILI- Rendi il tuo video divertente e sorprendente utilizzando la nostra funzione Adesivi - Abbelliti con lo strumento Abbellimento viso per apparire fantastico in ogni video che realizzi - Elenca i tuoi colori preferiti e lascia che l'effetto Cambia colore faccia la magia - Rimuovi lo sfondo con pochi tocchi - Crea collage video alla moda con le tue immagini preferite - Usa l'effetto Zoom viso per consentire alla fotocamera di zoomare sul tuo visoEFFETTI E FILTRI- Dai vita alla tua creatività con oltre 300 effetti estetici - Scegli tra vari incredibili effetti AI: Copie, Ai Vins, Special, Liquis - Scatena l'artista che è in te con filtri come Estetica, Retro, Stile, B&M e altro ancora!SOCIAL- Salva e condividi facilmente i tuoi video davvero funzionanti su TikTok, Instagram, Snapchat, Likee e YouTube e diventa virale! - Rimani sintonizzato sulle tendenze emergenti dei social media grazie al contenuto unico e creativo della piattaformaVIDEOREGISTRATORE- Riprendi parte per parte e applica effetti/filtri dal vivo al tuo video durante la registrazione per renderlo più accattivanteScarica subito Zoomerang e diventa virale su tutte le piattaforme di social media con i video di tendenza che creerai tramite il tuo studio di creazione video tutto in uno!Sono disponibili alcune informazioni sulla natura del rinnovo automatico dell'abbonamento Premium:Di seguito i periodi di abbonamento:Base Piano annuale: $ 29,99/annoAvanzate Piano annuale: $ 239,00/anno Piano mensile: $ 39,99/mese- Il pagamento verrà addebitato sull'account iTunes alla conferma dell'acquisto. - L'abbonamento si rinnova automaticamente a meno che il rinnovo automatico non venga disattivato almeno 24 ore prima della fine del periodo corrente. - L'account verrà addebitato per il rinnovo entro 24 ore prima della fine del periodo corrente e identificherà gli svantaggi del rinnovo. - Gli abbonamenti possono essere gestiti dall'utente e il rinnovo automatico può essere disattivato accedendo alle Impostazioni account dell'utente nell'iTunes Store dopo l'acquisto.Informativa sulla privacy: https://bit.ly/zoomerangprivacypolicy Termini: https://zoomerang.app/privacy CONTRATTO DI LICENZA CON L'UTENTE FINALE DELL'APPLICAZIONE CON LICENZA: https://zoomerang.app/privacyInvia le tue domande e feedback a [email protected] Source link Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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La Lamborghini Countach diventa estrema con Liberty Walk
Libery Walk continua a raccogliere sfide a dir poco impegnative, infatti, dopo aver messo le mani su autentici mostri sacri, come la Ferrari F40, adesso, si appresta a far debuttare in pubblico, in occasione del salone di Tokyo, la sua interpretazione della Lamborghini Countach 25° anniversario.     La vettura è stata annunciata attraverso un video su YouTube mediante il quale si notano diverse…
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genmablogsp · 1 year ago
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Shoot-Em-Up
Rude Breaker
Sistema: PC98, Windows//Sviluppatore: Compile//Uscita: 1996
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Spotlight Rude Breaker (ルードブレーカー) fa parte della raccolta The Guide to Shoot-Em-Ups: Vol. 1, Hardcore Gaming 101, 2016. Ad opera di Kurt Kalata e i ragazzi di Hardcore Gaming 101, il primo volume copre oltre cinquanta titoli dei giorni di gloria degli anni ’80 e ’90, realizzati da sviluppatori leggendari come Compile, Hudson, Technosoft, Irem e molti altri. The Guide to Shoot-Em-Ups: Vol. 1 è disponibile su Amazon.it.
          Negli anni ’90, la software house Compile pubblicava una rivista con CD chiamata Disk Station dove erano presenti piccole demo di giochi. Rude Breaker è proprio una queste, pubblicato nel numero 10 del 1996.
         Il mini shoot-em-up ricorda un po’ Star Soldier a cui chiaramente si ispira. All’inizio del gioco è possibile scegliere tra tre diverse armi secondarie da equipaggiare sulla propria nave. Nel gioco, prendendo i collezionabili rilasciati dai nemici e contrassegnati con la lettera “P”, si potenzia l’arma principale, mentre afferrando le icone delle sub-armi si inseriscono nella nave dei moduli extra. Questi aumentano notevolmente la nostra potenza di fuoco e possono essere ulteriormente migliorati ad ogni gettone acquisito.
          Preso singolarmente, Rude Breaker non è nulla di speciale. Diventa un successo, però, se si considera la piattaforma su cui gira. Sebbene il PC98 di NEC fosse nettamente più potente dell’MSX2, non era comunque adatto ai giochi d’azione e pochissimi shoot-em-up sono stati pubblicati per questa piattaforma a causa di serie difficoltà di programmazione. Il fatto che le animazioni e lo scorrimento siano fluidi è una prova dell’abilità da parte del team Compile. Inoltre, il gioco ha una risoluzione più alta rispetto alla maggior parte dei rivali: 640x400, anche se l’azione si svolge in una finestra grande circa 2/3 dello schermo. Il sistema ha una tavolozza limitata a quella risoluzione, ma gli artisti hanno fatto un lavoro abile con i soli 16 colori a disposizione anche se lo stile artistico, così come il gioco stesso, è piuttosto blando.
          Considerando che si tratta di un minigioco rilasciato con una rivista, sarebbe ingiusto paragonarlo alle release più grandi della compagnia, ma nel suo contesto è eccellente. Non ci sono documentazioni di gioco o filmati che indichino la storia ma, come dimostra il finale, porta avanti la tradizione Compile di un pilota donna. Inoltre, la musica, fornita da Toshiaki Sakoda, è fantastica. Il sintetizzatore del PC98 ha un suono molto simile a quello del Mega Drive, il che fa di questa colonna sonora una sorta di seguito non ufficiale di MUSHA, rendendola una vera chicca per gli appassionati. GB
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Quanto sopra riportato è un adattamento in lingua italiana - e non completo - dell’originale in lingua inglese (tutti i riferimenti all’articolo originale sono qui sotto). L’articolo è stato editato, tradotto, trascritto e pubblicato senza alcun fine di lucro.
Autore: Kurt Kalata//Da: Hardcore Gaming 101 Presents: The Guide to Shoot-Em-Ups: Vol. 1 (US)//Data: 7 dicembre 2016//Immagini: YouTube (zazi 77)//Adattamento: @GenmaSensei//Riferimento: The Guide to Shoot-Em-Ups: Vol. 1, Hardcore Gaming 101, 2016
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Rude Breaker sembra uno shoot-em-up per PC-Engine dei primi anni 90. Mancano solamente un ampio arsenale e un sistema di progressione avanzato
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Quando si sposta il laser, i moduli aggiuntivi ottenuti ruotano attorno alla nave per creare una barriera protettiva; è possibile, inoltre, scegliere tra due tipi di formazione, una votata all’attacco, l’altra alla difesa
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Legal Disclaimer From Hardcore Gaming 101: “Blast off and check out the first in HG101’s line of books on shoot-em-ups! Volume 1 covers over fifty titles from the glory days of the 80s and 90s, by such legendary developers as Compile (Zanac, Aleste / Power Strike, MUSHA, Space Megaforce, The Guardian Legend), Hudson (Star Soldier, Gate of Thunder, Sapphire), Technosoft (Thunder Force, Hyper Duel), Irem (R-Type, X-Multiply, Dragon Breed), Cotton, Rayxanber, and several other individual titles like Recca, Magical Chase, Coryoon, and Gleylancer. Featuring a cover inspired by the works of Naoyuki Kato, who illustrated the Japanese artwork for The Guardian Legend”. All materials are copyright of their respective rights holders.
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Tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari.
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marikabi · 8 months ago
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Scrittore per caso
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Perché si diventa scrittori? Perché si anela a pubblicare? 
In un'Italia - in cui diffusa è l’iperbole secondo la quale ci siano più scrittori che lettori - si registra una smania grafomane, rectius: tastieromane. 
C'è più gente che vuole dire qualcosa di quanta ce ne sia che abbia genuinamente qualcosa da dire. Ci s'inventa scrittori, quando non si ha la possibilità di sfoggiare la propria vanità in un talk show, oppure quando non si è influencer? Ci si sogna scrittori perché abbiamo tutti qualche velleità e questa è a buon mercato? 
Tralascio tutta la nota questione sull'Editoria che pubblica la qualunque e a qualunque titolo, mentre alcuni intellettuali s'interrogano, per quanto timidamente, sullo scadimento qualitativo delle proposte editoriali. Qualcun altro svela che le vendite medie dei libri sono ridicole e che addirittura con meno di 1500 copie vendute si entra pure in Top 10 di categoria. 
In generale, le grandi case editrici pubblicano nomi già forti, soprattutto per notorietà mass mediale (TV, YouTube, star system, showbiz). Le piccole pubblicano ad occhi chiusi per puntellare i bilanci annuali. 
Se un islandese mediamente legge dieci libri all'anno, più del 60% degli Italiani non ha letto neanche un libro a stampa nel 2022 (fonte: ISTAT). Sic stantibus data, perché si scrive e si pubblica così tanto? 
Ma vi è di più. Fioriscono a decine i corsi per aspiranti scrittori. Si aprono laboratori di scrittura creativa. Si tengono seminari per futuri romanzieri anelanti un ISBN, tipo "Come pubblicare un romanzo (e vivere felici lo stesso)" pubblicizzato sui social. Suppongo che il relatore come pure gli eventuali partecipanti siano già ben consapevoli che 'essere pubblicati' non è sinonimo di 'avere successo' e/o di ‘scrivere bene’, ed è per questo che il titolo chiosa sul vivere felici lo stesso. 
Corollario a tali seminari, sono blog, podcast nonché altri seminari ed altri libri sui metodi per ignorare la frustrazione da insuccesso editoriale, spronando ad insistere, insistere, insistere nello scrivere e nel cercare editori. Si alimenta così la fola per la quale saremmo tutti degli sfortunati Hemingway non riconosciuti - umanità, quell’ingrata! - e si moltiplica l’editoria minuscola e a pagamento, oltre a consolidarsi la schiera delle attività inutili: trainer e motivatori di scrittori.  
Non nego, tuttavia, che esistano davvero perle nascoste nella piccola e media editoria, che mai conosceranno vasti pubblici, vuoi per carenza di risorse nel marketing, vuoi perché l'autore è territoriale, vuoi perché le grandi case editrici non perdono tempo a fare scouting, vuoi perché - è spesso così, credetemi – mancano al pur bravo autore gli agganci giusti. 
Nonostante l'insuccesso, l'invenduto e tutto il tempo sprecato a fare presentazioni (ci ritorno fra qualche rigo), la gente scrive, scrive più di quanto essa stessa legga. 
Personalmente, sono convinta che se si leggesse di più, avremmo meno scrittori, o quanto meno più qualità dei testi, dalla sintassi all'accuratezza di fonti e riferimenti, in narrativa e in saggistica. Se si leggesse di più, gli aspiranti scrittori capirebbero pure - nel confronto - che non sono poi quei novelli Manzoni, o nascosti Baricco che in pectore s’immaginano, e magari potrebbero pure desistere dall'inutile intento. 
Se si leggesse di più, voglio aggiungere, avremmo anche giornalisti migliori, meno sgrammaticati e più attendibili. Tuttavia, spesso ci s'improvvisa giornalisti come ci s'improvvisa scrittori: voler a tutti i costi dire qualcosa, talvolta pure sfidando il ridicolo. 
(Diciamocela fino in fondo: di giornalisti che raccolgono vere notizie e fanno inchiesta ce ne sono sempre meno, laddove il giornalismo dovrebbe essere solo inchiesta e ricerca. Una crescente parte di noi iscritti all’Ordine, ed io sono in prima fila, rimesta notizie già date agghindandole con sofismi ed opinioni personali - un esempio da manuale sono le Inchieste da fermo di un sopravvalutato Federico Rampini - spesso chiamando altri giornalisti a raccolta per rimestare meglio, quando non butta lì vere e proprie fesserie. Ho raccolto una delle tante sboronate – riportata dall’effervescente youtuber Gio’ Pizzi – raccontate durante i giorni delle colonne dei trattori agricoli in protesta. Trattasi di un episodio che sembrerebbe un peccatuccio veniale se non mascherasse invece perniciosa propaganda. Mario Sechi – direttore di una testata, manco un quidem de populo – ha proclamato [nella trasmissione Otto e mezzo, tra i più patinati consessi di giornalisti che rimestano solo opinioni, null’altro che opinioni] che l’agroalimentare in Italia vale 500 miliardi di euro, pari al 16% dell’intero PIL nazionale, mentre in realtà il valore reale del settore è di 74 miliardi pari al 3,5%. Se i dati sparati da Sechi fossero veri, il PIL italiano sarebbe di 3100 miliardi - e non di 2100 miliardi, com’è realmente - e l’Italia sarebbe un Paese agricolo fondato sui caciocavalli ed il lievito madre, laddove invece siamo molto più bravi, noti e richiesti per la raffinatezza e l’ingegno delle nostre tecnologie e non per il pistacchio di Bronte. Il teatrino di Sechi era strumentale a fomentare politicamente lo sdegno contro l’Unione europea che vessa gli eroici e sottovalutati agricoltori elettori e bla bla bla. Il mio rispetto agli agricoltori, il mio disprezzo agli imbonitori. E vogliamo sottacere il caso in cui il direttore di RAINews – Petrecca – ha oscurato le dichiarazioni del Procuratore di Napoli – Gratteri – sui politici che sniffano strisce di ‘bianca’?) 
Torniamo alle smanie letterarie. Chi pubblica un libro vuole anche presentarlo, o forse vuole soprattutto presentarlo, e ciò è ancor più valido in proporzione inversa alla notorietà. Diventa più appagante per la vanità personale avere una platea - ancorché minima – che sta lì a vederti ed ascoltarti, che non le cifre delle vendite dei volumi. Presentare libri non incide sulle vendite, ma coccola e nutre l’orgoglio personale. 
State leggendo un libello di una giornalista-scrittrice (eh già, sono a pieno titolo nel vituperato novero dello stesso oggetto dei miei strali) che presenta per hobby molti libri altrui. Mi piace presentare solo libri altrui, non i miei, avendo compreso appieno le ragioni di Groucho Marx quando affermò di non voler mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come sé stesso. D’altronde, cantava Vecchioni, o uno vive per le cose che dice o non vive più, ed è per questo che non presento più i miei libri, per coerenza. 
Tuttavia, mi piace presentare quelli degli altri, in quanto tale attività mi offre uno spaccato psico-antropologico, nel combinato disposto ‘autore-contenuti-platea'. L'unico sopravvissuto insuperabile merito della psicanalisi è di essere il miglior strumento per valutare i libri (ed i film), sia nello stile, che nei contenuti (mi riferisco alla narrativa – con netta esclusione di quella per bambini e ragazzi, davvero di ottimo livello in Italia - e alla saggistica da diporto, non a quella accademica e scientifica). 
Mi piace presentare libri altrui perché posso spaziare con gli argomenti, attingendo a tutto ciò che ho letto nella mia vita per fare collegamenti, operare agganci, suscitare evocazioni, rimproverare errori. Mi piace anche leggere ed analizzare per benino i libri che presento, perché imparo a scrivere meglio, a fare debunking, nonché a ridimensionare eventuali borie dell’autore, oltre a cercare di fare le domande giuste. 
Mi piace pure scoprire i motivi per cui si diventa scrittori. 
Così, durante questa mia attività collaterale (nonché assolutamente gratuita) ho scoperto un motivo in più, la spinta per la quale l’Autore che sto per introdurre è diventato scrittore: parlare ai propri figli. 
Mauro Del Mauro - di professione informatico (di alto livello), irpino (della notoria enclave autonoma di San Barbato) trapiantato in provincia di Milano, padre di due post-adolescenti - ha scritto numerosi testi per raccontare ai suoi figli il suo pensiero e la sua storia, razionalizzando la sua rabbia politica e i suoi rancori, ricordando le sue origini e la sua gioventù, acquietando i suoi tormenti ed i suoi dolori famigliari. 
Non ha mai pensato di scrivere per un pubblico diverso da sua figlia e suo figlio; non gli è mai importato avere una platea più vasta. Ha scritto a loro e per loro, invece che annoiarli con les neiges d’antan, affinché potessero scegliere di conoscere e non subire la conoscenza delle sue storie di vita. 
Così, rimanendo un po’ spiazzato quando – per caso – qualcuno gli ha chiesto per la prima volta in assoluto di presentare i suoi testi, Mauro mi ha chiamato a correità per un’inaspettata scorribanda nei cunicoli della sua robusta anarchia di pensiero, attraverso alcuni libri che più di altri (tra i suoi molteplici scritti) si collegano tra loro per sviluppo socio-storico-politico. Il Nostro, da intransigente e veemente kantiano per etica e morale, col tempo, diviene osservatore disincantato, più preso dai colori della campagna irpina (è originario di San Barbato, non dimentichiamolo mai) che dall’insistenza delle giovanili smanie di cambiare il mondo, denunciandone alcune aberranti storture, attraverso la satira, l’irriverenza o la semplice cronaca. 
Mauro – per inciso, mio compagno di liceo - è diventato Scrittore per caso (ma anche un po’ per necessità) ed è questo il titolo dell’incontro di domenica 7 aprile, dalle 17, organizzato dalla Pro Loco Mons Militum presso la biblioteca “Franco Basile”, in Piazza Umberto I a Montemiletto, un’occasione per riconsiderare storia, cronaca, politica e Irpinia da una prospettiva sui generis. 
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